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anthilia
COD: VB018.
Produttore:

Anthìlia Sicilia I.g.t.

€ 10,67 I.V.A. inclusa
Disponibile

L’Anthìlia è un bianco dai tratti mediterranei, intenso e luminoso nel colore paglierino carico con delicate nuances verdoline. Al naso esprime bei profumi fruttati di pesca gialla, susina, delicati sentori di erbe di campo fini, biancospino e una piacevole nota salmastra che ne caratterizza la provenienza isolana. Assaggiandolo si ritrovano, in forma “solida”, le piacevoli sensazioni olfattive, suggestive e sapide, con un tocco di freschezza importante che ne stimola il riassaggio. Il gusto fruttato si arricchisce di delicate sfumature agrumate e si mantiene a lungo a fondo bocca, mettendo in risalto un ottimo equilibrio d’insieme e una più che soddisfacente gradevolezza. L’etichetta è il volto di una donna, misterioso e sfuggente come la civiltà degli Elimi. Anthìlia è il nome dato in epoca romana alla città di Entella in cima alla Rocca. Anthìlia oggi è il nome di un vino che si identifica nel territorio antico da cui trae origine, è il primo vino ad essere stato concepito a Donnafugata e rimane ancora oggi nel cuore di tanti estimatori.

7 disponibili

Descrizione prodotto

Uvaggio
Ansonica (o inzolia) e Catarratto.

Il produttore
Esiste un ponte virtuale che lega la Sicilia a Pantelleria. A capo dei due estremi un unico ed importante interprete: Donnafugata. L’Azienda Vitivinicola Donnafugata nasce nel 1983 in Sicilia dall’iniziativa di una famiglia che ha messo a frutto il patrimonio culturale accumulato in centocinquanta anni di impegno nella produzione di vini di qualità. Giacomo Rallo, quarta generazione della più antica famiglia dell’isola impegnata in viticoltura, insieme alla moglie Gabriella Anca ed ai figli José ed Antonio, danno vita ad una realtà produttiva in costante evoluzione che mette a frutto una produzione di vini qualitativamente ineccepibili non trascurando l’attenzione per l’immagine. I vini, oltre una dozzina, rappresentano fedelmente quella che è stata l’evoluzione siciliana degli ultimi quindici anni. Una importante presenza di vitigni internazionali, l’uso abbastanza diffuso del legno e alcune espressioni autoctone di grande pregio. Donnafugata ed i suoi vini sono il frutto di una laboriosa ricerca di équipe tesa da un canto al recupero della tradizione e dall’altro all’ampliamento dell’esperienza vitivinicola ed al rinnovamento delle tecniche produttive per l’esaltazione dei valori della natura. Il percorso per il conseguimento della qualità non conosce traguardi. Le attese del consumatore più esigente ed il patrimonio di conoscenze a disposizione del produttore, ridefiniscono continuamente i confini della qualità. Donnafugata raccoglie con passione questa sfida e con il progetto Qualità Estrema mette l’uomo al servizio della natura, perseguendo obiettivi qualitativi sempre più elevati e rispondenti alle potenzialità del territorio. Il controllo della produzione inizia dalla coltivazione della vite, prosegue nella delicata fase della raccolta, della fermentazione e dell’affinamento. I vigneti e le cantine di vinificazione si trovano sulle colline del Belice in comune di Contessa Entellina (260ettari di vigneto e nell’isola di Pantelleria, diviso tra autoctoni e internazionali, che danno luogo alla gran parte dei vini dell’azienda) e sull’isola di Pantelleria (68 ettari piantati a zibibbo dove da poco è stata inaugurata la cantina in contrada Khamma). Da questi vigneti aziendali e da altri di conferenti limitrofi, grazie alle loro caratteristiche pedomicroclimatiche, nasce un’interessante selezione di vini di alta qualità. L’affinamento e la messa in bottiglia dei vini Donnafugata ha luogo nelle antiche cantine della famiglia: le cantine storiche di Marsala, costruite nel 1851, un tempo dedicate alla produzione del vino liquoroso ed oggi preziosa risorsa per l’affinamento dei vini prodotti nelle due località precedenti. Una realtà di tutto rispetto ed ancora in evoluzione, con la nuova barriccaia da poco realizzata (2007), ossia 1600 metri quadri di possibilità di ambiente completamente termostatato che possono ospitare 300 barrique.
Il nome Donnafugata, letteralmente “donna in fuga”, fa riferimento alla storia della regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV di Borbone, che ai primi dell’800 fuggì dalla corte di Napoli, per l’arrivo delle truppe napoleoniche, e si rifugiò in Sicilia, nel Palazzo Filangeri di Cutò a Santa Margherita Belice. Fu lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel romanzo Il Gattopardo, ad indicare con il nome Donnafugata, il Palazzo di S.Margherita ed i possedimenti di campagna del Principe di Salina dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Questa vicenda ha ispirato l’effige della testa di donna con i capelli al vento che campeggia su ogni bottiglia e l’illustrazione dell’etichetta del Mille e una Notte.

Vinificazione ed affinamento
Le uve, raccolte nella prima decade di Settembre, vengono sottoposte a pigiatura soffice. Il mosto fermenta a temperatura controllata. Il vino passa in bottiglia per almeno 2-3 mesi prima della commercializzazione.

Servizio ed abbinamento
Servitelo attorno ai 10° in calici a tulipano dal bel gambo sottile, con piatti della cucina tradizionale siciliana a base di pesce, insalata di tonno e olive, spaghetti ai cannolicchi, fettuccine con trito di pesce di scoglio, crostacei in guazzetto, involtini di melanzane, cozze ripiene, pesce leggermente affumicato , crostacei ed alici e primi piatti anche al forno.

Disponibile nella versione
Bottiglia 75cl

Provenienza
Sicilia

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