Prodotti

La-Massa-Giorgio
Giorgio
COD: VR064.
Produttore:

Giorgio Primo Toscana I.g.t.

€ 49,36 I.V.A. inclusa
Prodotto ultimato, in riordino

Un vino pieno, rosso rubino luminoso. Intenso all’impatto olfattivo ed anche prima di avvicinarsi, dopo l’ossigenazione si possono apprezzare le componenti acido-tanniche equilibrate ed integrate a sentori di frutto rosso scuro e nero. In bocca è denso, di giusto tenore alcolico e cremoso. Il tannino è fitto, vellutato, quasi tondo e presente in buona quantità a rendere il vino in perfetto equilibrio. Il finale è lunghissimo, di frutta in confettura e di spezie dolci. La corrispondenza gusto-olfattiva è piena e la qualità è pienamente confermata. L’annata 2006 è stata prodotta in numero minore di bottiglie rispetto agli altri anni ed ha permesso di ottenere un altissimo livello qualitativo.

Esaurito

Descrizione prodotto

Uvaggio
Il Giorgio Primo 2006 è il risultato di una seleziona accuratissima delle migliori uve provenienti da tutti i vigneti della Fattoria La Massa ed è un assemblaggio di Sangiovese (30%), Merlot (30%), Cabernet Sauvignon (30%) e Petit Verdot (10%). 

Il produttore
Il proprietario dell’Azienda è il campano Giampaolo Motta che lascia Napoli e l’Azienda conciaria di famiglia nel 1989, deciso a coltivare il suo profondo interesse per il vino e diventare vignaiolo. Si ferma in Chianti a studiare e l’incontro con l’inglese John Dunkley a Recine gli fa acquistare esperienza e motivazioni. Dopo un periodo in una grande azienda vinicola, Giampaolo si sposta in cerca di nuove ispirazioni e nel 1992 fa il grande passo acquistando ad un’asta fallimentare un’azienda che produce vini sin dal ‘400: La Massa, cinquantacinque ettari belli e trasandati splendidamente posizionati nella “Conca d’Oro” di Panzano, cuore del Chianti Classico a metà strada tra Firenze e Siena. Questi vigneti trascurati erano più vasti di quanto Giampaolo fosse in grado di affrontare, così ne tiene solamente ventisette ettari (di cui venticinque di vigneto tutto esposto a sud) ed inizia a lavorare con l’amico ed enologo Carlo Ferrini nelle cantine, dando vita ad un grande rosso, un grande Chianti Classico di qualità. Lo chiama Giorgio, come il nonno che lo ha aiutato a realizzare il suo sogno, e Primo in onore del sua prima creazione. Ammiratore del Merlot, egli ne aggiunge piccole parti (20%) alla Sangiovese prevalente (ambedue raccolte al culmine della maturazione), ne fa dieci annate ed ottiene consensi nazionali ed internazionali (recensioni su “The Wine Spectator”), spopolando in U.S.A. come il Chianti più caro, sino a quando sul mercato non impazzano i blend dei Super Tuscan e lo stesso non assorbe più Chianti Classico oltre un certo prezzo, qualificando il Chianti Giorgio Primo fuori quota. La fede “Bordolese” forte in Motta, gli fa avviare nel 1997 l’espianto totale delle vecchie vigne, la zonazione completa dei suoli ed il progetto di conversione dei vigneti. La svolta inizia nel 2003, annata calda e siccitosa, che regala un vino di forte struttura e complessità aromatica. Giorgio Primo abbandona la denominazione di origine controllata e garantita , intraprendendo la nuova vita di I.G.T..

Vinificazione ed affinamento
Giorgio Primo proviene dalla prima selezione di uva da viti piantate su terreni di galestro scistoso, su pendii orientali a sud e ovest, a 350-420 metri di altitudine. L’uva viene diraspata e pigiata in modo soffice ed il mosto viene fermentato in vasche di cemento rivestito di vetro per quindici-venti giorni con frequente pompaggio del liquido sopra il cappello. La seguente svinatura avvenuta direttamente in barriques nuove di rovere francese ha permesso di ottenere un vino ben strutturato con un elegante componente aromatica. L’invecchiamento – della durata complessiva di diciotto mesi – è caratterizzato da un primo periodo di circa dieci mesi in cui il vino viene a contatto con le fecce fini, mantenute in attività da frequenti batonage e macro ossigenazione, e – prima della commercializzazione – con affinamento in bottiglia.

Prima annata di produzione
Chianti Classico D.o.c.g. Giorgio Primo nel 1992 e Giorgio Primo Toscana I.g.t. nel 2003.

Abbinamento e servizio
Da servirsi a 18°C in ampi calici per vini rossi di corpo, accompagnando secondi piatti importanti di carni rosse, di selvaggina da pelo, formaggi pecorini a media stagionatura e specialità toscane (pappardelle al ragù di lepre, oca o anatra alle erbe selvatiche, cinghiale e costata alla Fiorentina). 

Disponibile nella versione 
Bottiglia 75cl – Magnum 150cl

Provenienza 
Toscana

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Scrivi la prima recensione per “Giorgio Primo Toscana I.g.t.”