Le Pergole Torte Toscana I.g.t.

Descrizione prodotto

Uvaggio
Puro Sangiovese

Il produttore
Chi si ritiene anche un semplice appassionato del nettare caro a Bacco conosce Le Pergole Torte – etichetta toscana mitica che ha diffuso il Sangiovese prima in Italia e poi nei cinque continenti – ed il suo creatore, Sergio Manetti, paladino del celebre vitigno, scomparso recentemente (novembre 2000) lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del vino. Per i pochi che non ne conoscono la storia, giova ricordare che Montevertine è una delle Aziende chiantigiane più coerenti e rigorose nelle proprie scelte da sempre, ovvero da quando Sergio Manetti la comprò nel 1967 come rifugio per le vacanze. Egli restaurò la casa in modo da renderla abitabile; subito impiantò due ettari di vigna ed allestì una piccola cantina con l’idea di produrre un po’ di vino per i suoi amici e clienti. Da allora se ne innamorò talmente che vendette l’acciaieria di famiglia per finanziare la produzione di vino. Quando il suo Chianti Classico cominciò a vincere premi, Sergio Manetti decise di fare un vino alternativo che facesse onore alla tradizione toscana e con il suo amico enologo Giulio Gambelli, dotato di un palato infallibile, creò nel 1977 Le Pergole Torte, un Sangiovese in purezza invecchiato in carati di rovere francese. Sergio continuò a produrre come secondo vino il Chianti Classico ma – con il 1985 – si rese conto che la denominazione collettiva non rappresentava l’immagine d’élite di Montevertine e da allora elaborò vini da tavola seguendo le sorti della vendemmia ed dei suoi estri personali. La fattoria, dopo la scomparsa del patriarcale Sergio, è diretta dal figlio Martino Manetti, dal genero Klaus Johann Reimitz e dallo specialista dei vigneti Bruno Bini, nativo di Montevertine e profondo conoscitore della zona e dei territori. 

Vinificazione ed affinamento
Le Pergole Torte prende nome da un’antica vigna piantata nel 1967. I grappoli d’uva vengono scelti singolarmente e raccolti nella loro piena maturità generalmente dopo i primi dieci giorni di ottobre. L’uva viene diraspata e pigiata in modo soffice ed i mosti fermentano sulle bucce per venticinque giorni in vasche di cemento rivestite di vetro, con pompaggio sul cappello due volte al giorno. La fermentazione maleolattica ha luogo naturalmente, seguita dalla maturazione di due anni circa, per i primi diciotto mesi in botti di rovere Slavonia e poi sei mesi in botti della capacità di 1600litri. Il vino viene successivamente imbottigliato e messo in cantina per sei mesi prima della distribuzione. 

Prima annata di produzione
Prima annata prodotta nel 1977.

Abbinamento e servizio
Da servirsi a 18°C in ampi ed alti calici (tipo Bordeaux), accompagnando tagliatelle fatte in casa al ragù, carni allo spiedo, pollame nobile, manzo Chianina brasato al vino rosso, selvaggina e pecorino toscano di media stagionatura. 

Disponibile nella versione 
Bottiglia 75cl – Magnum 150cl

Provenienza 
Toscana