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Antinori-Tignanello
COD: VRT140.
Produttore:

Tignanello Toscana I.g.t.

€ 133,16 I.V.A. inclusa
Prodotto ultimato, in riordino

Tignanello prende nome da una grande vigna che si trova su un terreno di cinquantasette ettari esposto a sud-ovest presso la Tenuta di Tignanello, e rimane il primo vino della casa per il suo ruolo centrale nell’enologia moderna e per la sua costante classe di rosso di carattere essenzialmente toscano. Questo rosso – quand’è al suo culmine (a partire da cinque – sei anni) è di colore rubino fitto, lievemente tendente al granato. Offre un naso elegante ed intenso, centrato su toni caldi di frutta nera, ribes e prugna, lamponi, amarena matura, arricchiti da cenni balsamici e terziari di cuoio, con una profonda identità terrosa. L’anima del Sangiovese resta evidente anche al palato, saporito ed avvolgente, la struttura è robusta ma accessibile, con tessuto morbido e ricchi sapori fruttati rafforzati dal tannino, che dona al vino una sottile complessità. Con l’età il Tignanello volge al granato mentre i sapori e le dimensioni si allargano, mostrando classe che tiene almeno per vent’anni per le annate migliori.

Esaurito

Descrizione prodotto

Uvaggio
Sangiovese mescolato con piccole percentuali di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc

Il produttore
Parlare di Antinori significa raccontare ventisei generazioni che si sono occupate di vino, da quando cioè, più di seicento anni fa (nel 1385), Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’Arte dei Maestri Vinattieri di Firenze. Di questa immensa storia va sempre tenuto conto quando tentiamo di parlare di vino in Italia. Quando soprattutto ci avviciniamo a una dinastia che ha saputo imporre i cambiamenti più profondi nel nostro approccio al bere. 
Non è un caso che la sede di questa prestigiosa Azienda – uffici inclusi – sia nel centro di Firenze, a due passi dal Duomo, in una piazza che si chiama proprio Antinori. La “fiorentinità” ed il legame con la storia della propria terra di questa straordinaria famiglia è sotto gli occhi di tutti. Piero Antinori – attuale proprietario – e le sue tre figlie (tutte con ruoli importanti in Azienda) amano profondamente il loro lavoro, brandendo con orgoglio il testimone che hanno ricevuto da tante generazione di antenati dedicate al vino.
Gli interessi vinicoli degli Antinori si estendono in Umbria (Castello della Sala), in Piemonte (Prunotto) e Puglia (Vigneti del Sud), come pure in California (Atlas Peak) ed in Ungheria (Bàtaapàti). Ma il nucleo centrale rimane quello toscano, dove i vini prodotti sono 14,5 milioni di bottiglie all’anno, incrementati recentemente dalle Tenute di La Braccesca per il Vino Nobile di Montepulciano e di Pian delle Vigne per il famoso Brunello di Montalcino.


Prima annata di produzione
La prima annata di Tignanello fu il 1970 quando si mescolò il Sangiovese con il Canaiolo e con i bianchi Trebbiano e Malsavia, in un vino che rispondeva allora ai requisiti del Chianti Classico Riserva (dove viene prodotto), ma che venne tenuto fuori dalla denominazione. Divenne così nel 1971 un vino da tavola e venne chiamato “Tignanello”. Nel 1975 Antinori – lavorando con l’enologo Giacomo Tachis – migliorò la formula del Tignanello mescolando il Sangiovese ad una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon, una rivelazione di stile che diede luogo ad una generazione di vini rossi chiamati “Super Tuscans”. Il Cabernet diede slancio ad un vino maturato in piccole botti di rovere francese, che erano allora in Toscana una curiosità, ma che sono divenute in seguito una presenza costante nelle cantine di tutta le penisola. 
Questo vino viene prodotto esclusivamente nelle annate migliori, non è uscito nelle annate 1972, 1973, 1974, 1976, 1984, 1992 e 2002.

Vinificazione ed affinamento
All’arrivo in cantina le uve sono nuovamente selezionate per eliminare gli acini non completamente maturi, vengono private dei raspi e pigiate in maniera soffice. Le diverse varietà fermentano separatamente in serbatoi tronconici ad una temperatura controllata, con frequenti immersioni del cappello. Dopo la malolattica in barrique di rovere francese ed ungherese (parte nuove e parte usate una sola volta), le partite vengono assemblate ed il vino viene rimesso in barrique per circa dodici-quattordici mesi prima di essere imbottigliato e messo in cantina per un anno.

Servizio
Servitelo a 17°-18° in ampi calici di cristallo tipo Bordeaux.

Abbinamento
Gli abbinamenti gastronomici ideali sono certamente le carni, arrosto o brasati, pollame, selvaggina di piuma, compagno ideale per una succosa fiorentina al sangue o una tagliata al pepe rosa. Può anche sposare formaggi gustosi e speziati.

Disponibile nelle versioni
Bottiglia 75cl

Provenienza
Toscana

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